Il paradosso della produttività
- resethica
- 28 apr 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Cinque ore di sonno. Sveglia all’alba. Due ore di treno. Undici ore di lavoro in ufficio. Mezz’ora di pausa pranzo. Il prodotto del ventitreesimo secolo? Una logorante lotta alla produttività. Una estenuante logica che riposa sull’antitesi tra due valori: tempo-per-sé e tempo-denaro. Più ti privi del primo, più investi nel secondo. Sinteticamente: devi lavorare di più e concederti di meno. Queste le direttrici del pensiero che la società ha disegnato per l’uomo. Eppure, l’uomo non è nato per questo. In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, è d’obbligo consapevolizzarsi su quanto fuorviante sia la logica della produttività. Su quanto, quest’ultima, ci discosti dalla reale priorità che il lavoro pone a livello civico e, ancor prima, etico: la sicurezza. I drammatici episodi recenti circa gli incidenti sul lavoro non sono altro che l’acme di una tendenza crescente: nello scorso anno[1], più di tre persone sono morte ogni giorno nell’esercizio della propria attività lavorativa, con aumento degli infortuni e delle patologie di origine professionale. Ma allora: si lavora per vivere o per morire? La mancata sicurezza registrata nei luoghi di lavoro deriva, almeno in parte, dalla logica della produttività (si badi bene, intesa nel suo senso peggiore): c’è chi crede che il denaro utilizzato per implementare le misure di sicurezza sul posto di lavoro sia un denaro non ben speso, che possa essere diversamente destinato alla produzione e, dunque, ad un sùbito guadagno, per dirla in termini danteschi. Eppure, la fallacia di tale logica è visibile già sul piano matematico, allorché, osservando le statistiche, è palese il rallentamento della produzione che causa il tempo perduto a causa degli innumerevoli incidenti sul lavoro. E, spostandosi sul piano più umano, è ormai indiscusso che lavorare in un’azienda che si prende cura della sicurezza dei propri dipendenti renda costoro più soddisfatti, più felici, di conseguenza più propositivi e produttivi. Insomma, rendere un’azienda “a great place to work in” contribuisce a mantenere un buon livello di engagement della forza lavoro, che si riflette più che positivamente sugli indici di produttività. E’ per promuovere un piacevole modo di lavorare che le principali aziende del mondo decidono di coccolare i propri dipendenti con disparate strategie di successo. Non è un caso che la multinazionale statunitense dal fatturato record di centoventi miliardi [2] abbia circondato la sede situata nel cuore della Silicon Valley con l’Apple Park, gioiello di green architecture. Deutsche Bank invece, perseguendo la strada del design, ha deciso di arredare i suoi uffici con le opere della prestigiosa collezione artistica di cui è proprietaria. D’altra parte, la gigante del Web, Google, offre ai suoi dipendenti centri fitness e piste da hockey in loco, oltre a lezioni gratuite di ginnastica. Tre strategie predisposte al medesimo fine: l’agognato well being aziendale. Come direbbe Antoine de Saint-Exupéry: “Per costruire una nave non bisogna radunare uomini solo per raccogliere il legno; basta risvegliare in essi la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà risvegliata in loro questa sete, si metteranno subito al lavoro per costruire la nave”. Ed il paradosso della produttività è esattamente questo: tutti la trattano come fosse un mezzo (per il guadagno, suppongo), ed invece essa è un esito. Un esito derivante dalla profusione combinata di mente, anima e corpo. Un esito che, irrimediabilmente, deriva dall’uomo, e dal piacere che costui ripone nell’attività che la Costituzione ci ricorda essere un diritto-dovere concorrente al progresso materiale e spirituale del singolo e della dimensione collettiva in cui costui è inserito. Chi negherebbe il piacere di recarsi al lavoro, circondati da queste coccole? Forse che, svegliarsi all’alba non sarebbe poi così male! E a chi si pone la retorica alternativa tra felicità e produttività, l’autore de Le Petit Prince direbbe che si, è possibile realizzarle entrambe.
Cosimapia Monaco
留言