Il problema dell'inquinamento a Milano è stato una preoccupazione costante per decenni. La città, situata in una delle regioni più industrializzate d'Italia, ha affrontato sfide significative legate all'inquinamento atmosferico e ambientale.
Il traffico intenso è una delle principali cause di inquinamento dell'aria a Milano. Le auto, i camion e i mezzi pubblici contribuiscono alle emissioni di gas di scarico, compresi ossidi di azoto (NOx) e particolato fine (PM2,5), che sono dannosi per la salute umana e l'ambiente. Questo inquinamento atmosferico ha gravi conseguenze sulla salute pubblica, aumentando il rischio di malattie respiratorie, cardiovascolari e persino di cancro. Inoltre, danneggia l'ecosistema locale, influenzando la qualità dell'aria, l'acqua e la biodiversità.
Tuttavia, nonostante siano anni che si parli di tale problema, il tema dell’inquinamento è sempre rimasto al centro di dibattimenti irrisolti che sono ritornati a prendere forma di recente, dopo che Milano si è posizionata al terzo posto nella classifica (stilata da IQAir) delle città più inquinate al mondo. Ma è importante e opportuno approfondirne i relativi aspetti, in quanto, nonostante l’inquinamento sia molto alto, i dati riportati da un’azienda svizzera (IQAir) risultano non corretti.
IQAir è un'azienda svizzera che produce purificatori per l’aria e che ha creato un software per monitorare l’aria città per città. I problemi riguardanti l’inquinamento e la relativa classifica potrebbero essere vari: innanzitutto, la classifica è stilata da un ente privato, senza precise indicazioni scientifiche o verifiche imparziali. Prende poi in considerazione solo una piccola quantità di grandi città globali. Inoltre, sappiamo che la qualità dell’aria è data dallo studio di tutti i fattori insieme, e lo stesso AQI si dovrebbe calcolare con tutti i dati a disposizione, mentre in realtà quest’ultimo monitora solo il PM2,5, quando gli indicatori per l’inquinamento atmosferico sono molti di più. Per ultimo, la società spiega che i dati da loro forniti derivano da una media dei valori di tutte le stazioni di monitoraggio della città che tengono traccia del PM2,5 come uno dei loro inquinanti. Tuttavia, non abbiamo informazioni su come questa media venga calcolata, né su come sia ponderata, e non sappiamo quindi nemmeno quali dati vengano utilizzati.
Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, si è pronunciato sulla notizia, affermando: “Questo è un ente privato con nessuna titolarità. Parliamo di cose serie e questa non è una cosa seria”.
Ma allora, ci si chiede, Milano non è in pericolo? Data la classifica non affidabile, dobbiamo tranquillizzarci? Non è proprio così. L’Italia, pur se maggiormente Milano, soffre comunque tale situazione e i relativi dati non portano a pensare positivamente.
I dati raccolti tramite metodo scientifico dalle istituzioni europee e italiane ci mostrano chiaramente la situazione. L'Agenzia per l'Ambiente dell'Unione Europea, in particolare, ha sottolineato l'attenzione sulla nostra nazione, evidenziando che l'Europa centro-orientale e l'Italia presentano le più alte concentrazioni di polveri sottili. Questo è principalmente dovuto alla combustione di combustibili fossili per il riscaldamento domestico e all'uso nell’industria. Recentemente, l'Agenzia Spaziale Europea ha mostrato, attraverso un video, l'elevata concentrazione di smog nella Pianura Padana. La conformazione geografica della zona, insieme all'alto livello di urbanizzazione e industrializzazione, contribuisce a trattenere l'aria inquinata per diversi giorni. Il cambiamento climatico ha ulteriormente aggravato la situazione, aumentando gli intervalli tra le perturbazioni atmosferiche e portando a periodi prolungati di siccità.
Ma viene spontaneo chiedersi: quali sono le conseguenze di tale fenomeno, sia sull’uomo che sull’ambiente?
Una delle occasioni per trattare il tema riguardante gli effetti dello smog sulla salute dell’essere umano è senza dubbio il seminario internazionale RespiraMi: si discute sull'impatto dell'inquinamento atmosferico sull'asma nei bambini e nei ragazzi sia per gli effetti delle polveri sottili che del diossido di azoto. Si parla degli impatti dell'inquinamento atmosferico sulla frequenza cardiaca, sugli incidenti cerebrovascolari e sulle malattie cardiache, così come sull'interconnessione tra l'inquinamento e la depressione, fino agli effetti sul cervello dei bambini durante la fase di sviluppo fetale.
E tutto ciò non appare poco pericoloso, anzi: l'esposizione cronica all'inquinamento è stata associata a un aumento del rischio di depressione e ansia. La qualità dell'aria influisce sul sistema nervoso centrale e può causare stress ossidativo e infiammazione, processi che sono stati collegati allo sviluppo di disturbi mentali.
Inoltre, non per ultimo, l'esposizione a elevate concentrazioni di inquinanti atmosferici come il particolato fine (PM2,5), gli ossidi di azoto (NOx) e l'anidride solforosa (SO2) può causare problemi respiratori come l'asma e la bronchite. Questi inquinanti irritano le vie respiratorie e possono peggiorare le condizioni preesistenti, rendendo difficile per le persone respirare e portando a un aumento delle visite mediche e delle ospedalizzazioni.
Per ciò che concerne l’ambiente, invece, le conseguenze appaiono ugualmente rischiose e minacciose:
1. Impatti sulla vegetazione: l'inquinamento atmosferico può danneggiare la vegetazione attraverso processi come l'acidificazione del suolo e dei corpi idrici, il deposito diretto di inquinanti sulle foglie e la riduzione della disponibilità di luce a causa “dell'aerosol atmosferico”. Questi effetti possono compromettere la crescita e la salute delle piante, riducendo la biodiversità e alterando gli ecosistemi.
2. Inquinamento dell'acqua: le precipitazioni possono trasportare inquinanti atmosferici come i metalli pesanti e i composti organici verso i corpi idrici superficiali e sotterranei, contaminando le risorse idriche e compromettendo la qualità dell'acqua. Questo può avere effetti negativi sulla fauna acquatica e sulla salute umana, oltre a influenzare le attività umane come l'approvvigionamento idrico e l'agricoltura.
3. Cambiamenti climatici: le emissioni di gas serra provenienti dalle attività umane, compreso l'inquinamento atmosferico, contribuiscono al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici. Ciò può manifestarsi attraverso un aumento delle temperature medie, cambiamenti nei regimi di precipitazione ed eventi meteorologici estremi come ondate di calore e tempeste più intense.
In conclusione, quindi, come ci si difende dall’inquinamento? Affrontare l'inquinamento richiede un approccio multifattoriale e coordinato che coinvolga il governo locale, le imprese, la comunità e gli individui nella promozione di pratiche sostenibili e nella riduzione delle fonti di inquinamento atmosferico. Alla luce di ciò, sarebbe opportuno:
1. Utilizzare mezzi di trasporto sostenibili: ridurre l'uso di veicoli privati a favore del trasporto pubblico, della bicicletta o del camminare può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell'aria.
2. Ridurre l'uso di combustibili fossili: migliorare l'efficienza energetica negli edifici e promuovere l'adozione di fonti di energia rinnovabile può ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici associati alla combustione di combustibili fossili.
3. Migliorare la pianificazione urbana: promuovere una pianificazione urbana che favorisca la densificazione delle aree urbane, la creazione di zone pedonali e ciclabili e la riduzione della dipendenza dall'automobile può contribuire a ridurre il traffico e migliorare la qualità dell'aria.
4. Implementare politiche di controllo dell'inquinamento: applicare normative più rigorose sulle emissioni di veicoli e industrie, monitorare e ridurre le emissioni da fonti stazionarie e promuovere tecnologie pulite e processi produttivi sostenibili possono contribuire a ridurre l'inquinamento atmosferico.
5. Sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità: informare e coinvolgere attivamente la comunità sull'importanza della riduzione dell'inquinamento atmosferico e sull'adozione di comportamenti sostenibili può aiutare a promuovere un cambiamento culturale verso un ambiente più pulito e sano.
6. Monitoraggio della qualità dell'aria: implementare sistemi di monitoraggio della qualità dell'aria in tempo reale può fornire informazioni cruciali sulla concentrazione di inquinanti e guidare interventi mirati per migliorare la qualità dell'aria nelle aree più critiche.
Francesca Simonetti
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